ASTA DELLE BOVINE NATE E ALLEVATE
NEL COMPRENSORIO DEL PARMIGIANO REGGIANO,
QUOTAZIONI ELEVATE E VENDITA DI TUTTI I SOGGETTI

26/02/2019

Ancora una volta gli allevatori e le loro splendide bovine da latte  sono stati i grandi protagonisti dell’Asta riservata al bestiame nato e allevato all’interno del Comprensorio del Parmigiano Reggiano, svoltasi sabato 23 febbraio presso la Stalla ex Centro tori del Consorzio agrario provinciale di Parma.

     

L’iniziativa è stata organizzata come sempre dall’Associazione regionale allevatori dell’Emilia Romagna in collaborazione con il Consorzio agrario di Parma e ha registrato una massiccia partecipazione di operatori, interessati alla compravendita dei migliori esemplari di bovine in lattazione, ognuna con una produzione di latte giornaliera oscillante tra i 30 e i 40 litri.

“Dopo alcuni mesi di pausa Araer ha riproposto ai propri soci un appuntamento che ha saputo riscuotere un grande apprezzamento – dichiara il presidente dell’associazione, Maurizio Garlappi – In un momento commercialmente positivo per i produttori del Parmigiano Reggiano come quello attuale, questa iniziativa rappresenta un ulteriore elemento di valorizzazione della loro attività e del territorio su cui questa eccellenza dell’agroalimentare made in Italy viene prodotta. Le bovine che hanno sfilato davanti a un pubblico sempre numeroso rappresentano il superbo risultato raggiunto grazie al miglioramento genetico portato avanti in questi anni, a cui oggi si aggiunge l’adozione dell’indice di caseificazione, un’innovazione frutto della collaborazione tra Anafi (Associazione nazionale allevatori razza Frisona, ndr), Consorzio del Parmigiano Reggiano e Università di Bologna, Parma e Padova finalizzato, attraverso la sua elaborazione, a individuare le bovine più efficienti nella resa casearia. Si tratta di un altro tassello che contribuisce a valorizzare non solo gli animali – conclude Garlappi – ma anche il territorio dove vengono allevati”.

       

“Tutti i soggetti in esposizione sono stati venduti – dichiara soddisfatto  il direttore di Araer, Claudio Bovo - con quotazioni ben superiori alla base d’asta. Questo dimostra non solo la validità dell’iniziativa, ma soprattutto mette in evidenza la necessità di un confronto tra allevatori che dalle nostre parti, rispetto al passato, si era perduto. Il fatto poi che il bestiame che ha sfilato nel ring rappresenti i più eccellenti risultati  ottenuti dal miglioramento genetico della razza è un ulteriore valore che si aggiunge a consuntivo di un bilancio decisamente positivo. La redditività delle aziende che producono per il Parmigiano Reggiano sta registrando un andamento favorevole, ma i problemi non mancano. Pensiamo solo alla perdurante siccità di questi ultimi due mesi che potrebbe pregiudicare le imminenti semine, il cui raccolto è destinato all’alimentazione delle bovine. Senza dimenticare l’impegno riguardo gli aspetti sanitari e normativi che da parte degli allevatori richiede un’attenzione sempre costante e aggiornata”.

      

Calato il sipario su questa quarta edizione dell’Asta delle bovine nate e allevate nel Comprensorio del Parmigiano Reggiano, e alla luce del successo registrato, già si pensa al prossimo appuntamento che si terrà a breve e al quale gli organizzatori stanno già lavorando.